Autore: Carrozzeria Udinese
•
14 aprile 2021
Ad un anno dall’inizio della pandemia, il mondo intero è ancora impegnato nella lotta contro il virus, una lotta che parte dalla prevenzione, ma come la si fa? Partiamo dal presupposto che possiamo attuare delle forme di prevenzione contro la diffusione dei virus in un lasso temporale ben definito, ovvero fino a che gli stessi non entrano nelle cellule ospiti (quando di fatto infettano uomini o animali), poiché quello è il momento in cui i virus stessi sono attaccabili e dunque possono venire inattivati e la carica virale abbattuta. Quanto resiste il Virus Sars-Cov2 all’esterno? Rispetto alla stabilità nel tempo del virus Sars-Cov 2 e con riferimento alle tipologie di superfici che troviamo in un'autovettura, le linee guida del Ministero della Salute constatato che particelle virali infettanti sono state rilevate su tessuto fino ad 1 giorno dalla contaminazione, mentre più lungo è l'intervallo di tempo su acciaio inox e plastiche dove le stesse sono state rilevate anche dopo 7 gg. Tutti i virus hanno questa resistenza? Precisiamo che esistono Virus senza involucro (es.Narnavirus) che risultano resistenti alle temperature, agli acidi, ai detergenti e all'essicamento e Virus con involucro (incluso il Corona Virus) che sopravvivono più a lungo, si diffondono tramite goccioline di umidità ma sono distruttibili da acidi, detergenti, disinfettanti, essicamento e calore. I prodotti che rivendicano un'azione virucida a quali virus si riferiscono? Unicamente ai Virus con Involucro ed ogni principio attivo ha un preciso meccanismo di azione, ad esempio l'Etanolo inattiva diversi virus tra cui: herpes, virus influenzale, adenovirus, enterovirus, ma non ad esempio in Virus dell'Epatite A, mentre il Perossido di Idrogento (Acqua Ossigenata) agisce su involucri lipidici e Dna del Virus. Fatta questa breve premessa possiamo valutare cosa fare per noi stessi e l'auto compresa . Sappiamo che la pulizia è alla base di tutto e che nello sporco e nella polvere vivono micro-organismi, batteri, acari e tutta una popolazione di esseri viventi che, se non contenuti, possono causare disturbi e patologie. La pulizia è quell’azione che possiamo mettere in campo con mezzi semplici e domestici alla quale va affiancata l'aereazione dell'ambiente e nel nostro caso specifico, dell'abitacolo. Si può essere ancora più efficienti? Sì, con l'igienizzazione e la detersione, queste avvengono attraverso la pulizia con prodotti che, non pur necessitando di specifiche autorizzazioni per la messa in commercio devono essere conformi alle norme europee dei cosmetici e detergenti, si tratta di prodotti comunemente reperibili presso i supermercati che non hanno proprietà disinfettanti ma sono solo materiali di pulizia e detersione. Lo step successivo è: DISINFEZIONE E SANIFICAZIONE. La disinfezione si attua con l'utilizzo di presidi medici chirurgici (PMC) detti anche biocidi, questi prodotti per i quali esiste una specifica autorizzazione del Ministero della Salute, hanno capacità di distruggere o inattivare determinati micro-organismi. La sanificazione consiste in una serie di operazioni effettuate solo da aziende con riconosciuta capacità operativa atte alla pulizia, detersione e disinfezione di un determinato ambiente al fine dell'abbattimento dei micro-organismi presenti. Ad oggi le linee guida del MINISTERO DELLA SALUTE non hanno subito aggiornamenti da Maggio 2020 in merito alle ricerche su quale presidio possa essere realmente efficace in questo momento pandemico, tali linee guida si fermano a definire efficaci gli agenti antimicrobici disinfettanti testati su alcuni coronavirus ( non specificatamente per Sars-Cov2) e indicando come validi per tali fini: - Il Perossido di Idrogeno (Acqua Ossigenata), - l'Etanolo (Alcool) , - Ipoclorito di Sodio (Varecchina), In concentrazione determinata che li renda biocida. E’ così facile l’utilizzo di questi prodotti? Questi prodotti possono essere tossici e vanno applicati ed utilizzati con consapevolezza specialmente se condividiamo gli spazi con bambini e animali domestici, inoltre questi trattamenti non sono compatibili con tutte le superfici e richiedono dopo l'applicazione un tempo di posa di qualche minuto, infine non è da sottovalutare il fatto che manualmente è impossibile “coprire” tutti i punti dell'ambiente. Per questi motivi sono stati studiati dei dispositivi con sistema di vaporizzazione nell'aria ovvero erogazione di nebbia secca prodotti a base di Etanolo, Acido Ipocloroso o Perossido di Idrogeno, è stata rilevata infine una controindicazione importante: i prodotti sopra menzionati risultano nocivi per l'ambiente. Esistono altre soluzioni? In questo periodo si è sentito molto parlare di OZONO , gas inerte che tende a riempire tutti gli spazi e le superfici ma la cui efficacia specifica contro Sars-Cov2 non è ancora stata definita dal Ministero della Salute, c'è da dire che esistono delle ricerche che dimostrano come questo Gas, possa essere utilizzato in campo alimentare e nella disinfezione. Resta comunque un gas tossico che va trattato con molta cautela da parte degli operatori in quanto richiede un periodo di aereazione dei luoghi dove è stato applicato. In seguito a questa aereazione, il gas si converte in ossigeno non lasciando residui a livello ambientale, gli studi da cui nasce questo procedimento si fondano sull’osservazione di ciò che già accade in natura ovvero si basano sulle reazioni chimiche che l'aria subisce dopo un temporale, infatti, per spiegarci meglio, la concentrazione di ozono che ne scaturisce è all’origine di quell’odore fresco dopo una pioggia ed è un toccasana per chiunque abbia la fortuna di respirare l’ozono in quei momenti. La richiesta di registrazione di questo principio attivo è stata sottoposta all'Agenzia per le sostanze chimiche, per cui i generatori di Ozono sono per ora definiti Sanitizzanti fino a quando non verrà completato l'Iter di valutazione delle proprietà biocide. Controindicazioni per l'utilizzo di questo gas riguardano l'alta capacità di ossidazione su usata in dose massiccia che possono portare danni a sistemi elettronici o a metalli. Infine una menzione agli studi condotti sull'efficacia della sterilizzazione per mezzo dei Raggi UV . Lo scorso Giugno anche la rivista scientifica "Nature" ha pubblicato uno studio in cui i ricercatori hanno dimostrato che dosi molto basse di luci UVC (Ad una distanza di sicurezza dalle persone) uccidono efficacemente i Corona Virus umani trasportati dagli aerosol. L'azione germicida dei raggi Uv su batteri e virus è dovuta alla capacità dei raggi di rompere i legami molecolari di DNA ed RNA che costituiscono questi micro-organismi. Si ricorda comunque che tali raggi sono altamente nocivi e riconosciuti cancerogeni per la pelle e gli occhi e quindi utilizzabili solo da operatori esperti.